HomeAmbienteUn unico bene dell’umanità

Un unico bene dell’umanità

Un unico bene dell’umanità

Avvicinatevi, vi prego, esaminate questo spettacolo che senza ombra di dubbio è una delle cose più belle, potenti e straordinarie di cui questo pianeta disponga… Sono pietre o nuvole? Sono vere oppure è un sogno?
Dino Buzzati, “Le montagne di vetro”

I nove sistemi montuosi che compongono le Dolomiti Patrimonio dell’umanità comprendono una serie di paesaggi montani unici al mondo e di eccezionale bellezza naturale.
Le loro cime, spettacolarmente verticali e pallide, presentano una varietà di forme scultoree che è straordinaria nel contesto mondiale. Queste montagne possiedono inoltre un complesso di valori di importanza internazionale per le scienze della Terra.
La quantità e la concentrazione di formazioni carbonatiche estremamente varie è straordinaria nel mondo, e contemporaneamente la geologia, esposta in modo superbo, fornisce uno spaccato della vita marina nel periodo Triassico, all’indomani della più grande estinzione mai ricordata nella storia della vita sulla Terra. I paesaggi sublimi, monumentali e carichi di colorazioni delle Dolomiti hanno da sempre attirato una moltitudine di viaggiatori e sono stati fonte di innumerevoli interpretazioni scientifiche ed artistiche dei loro valori.

(UNESCO, Comitato per il Patrimonio mondiale – Siviglia, 26 giugno 2009)
Una Fondazione per gestire insieme un unico Bene dell’Umanità
Nel 2010 nasce, in accordo con UNESCO, la Fondazione, il cui compito è garantire una gestione efficace del Bene seriale, favorirne lo sviluppo sostenibile e promuovere la collaborazione tra gli Enti territoriali che amministrano il proprio territorio secondo diversi ordinamenti.
www.dolomitiunesco.info

Un Bene seriale
I nove gruppi dolomitici che compongono questo straordinario “arcipelago fossile” interessano i territori di cinque Province (Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento, Udine). Un’area di circa 142.000 ettari nella quale si parlano quattro lingue differenti e ufficialmente riconosciute (Italiano, Tedesco, Ladino e Friulano).
Perché è importante l’iscrizione delle Dolomiti nella Lista del Patrimonio Mondiale?
L’iscrizione è il risultato di una severa selezione, a livello mondiale, in cui l’affermazione dell’unicità e dell’eccezionale valore universale degli aspetti geologico-geomorfologici ed estetico-paesaggistici delle Dolomiti corrisponde al riconoscimento che tali valori sono adeguatamente rappresentati e protetti.

Una bellezza sublime
Le Dolomiti hanno avuto da sempre un enorme impatto sull’immaginazione di chiunque le abbia viste. L’imponenza di questi giganti di pietra ha ispirato alle popolazioni che le abitano un’epica che affonda le sue radici nella preistoria, al punto da divenire un riferimento imprescindibile per la loro stessa identità culturale.
Poi, dopo la loro “scoperta” scientifica, i viaggiatori romantici vi riconobbero l’incarnazione di quei paesaggi ideali che i pittori fino ad allora avevano solo immaginato. Nessuno è potuto rimanere indifferente alla loro indescrivibile fascinazione, tanto che sono considerate universalmente “le più belle montagne della Terra”.

Il valore geologico – Viaggio nel tempo e nello spazio
Il termine Dolomiti deriva dal minerale dolomite che venne scoperto dallo scienziato francese Déodat de Dolomieu (1750-1801). Le Dolomiti hanno rappresentato fin dagli albori della ricerca geologica un’area di riferimento mondiale grazie alla loro straordinaria accessibilità e alla chiarezza con cui i fenomeni geologici sono direttamente osservabili. Qui sono stati dedotti alcuni dei principi fondanti delle Scienze della Terra. È nelle Dolomiti che scienziati e ricercatori provenienti da tutto il mondo ancora oggi si confrontano e approfondiscono “sul campo” la storia della Terra, a conferma dell’interesse sempre vivo per queste singolari montagne.
Un altro aspetto fondante, per il valore globale delle Dolomiti dal punto di vista geologico, sta nel loro rappresentare una parte importante della storia della Terra in maniera continuativa e molto dettagliata. In particolare l’intervallo tra il Permiano Superiore ed il Triassico (circa tra 270 e 200 milioni di anni fa) è qui spettacolarmente testimoniato.
Qui sono visibili in modo chiaro e spettacolare l’interazione tra gli atolli e le scogliere coralline del Triassico e le imponenti effusioni vulcaniche che hanno caratterizzato quell’intervallo di tempo lontano. Oggi è possibile camminare sull’antica laguna, visitare il margine con i coralli e le spugne dove si frangevano le onde, scendere giù lungo l’antica scarpata per raggiungere il fondo del mare, mille metri più sotto.
Le Dolomiti sono dunque montagne straordinarie, i cui nove sistemi rappresentano in modo organico una raccolta di eccezionalità geologiche uniche al mondo.
Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO, Fondazione Dolomiti UNESCO, 2011

La vera sfida è immaginare come trasmettere alle generazioni future il Patrimonio, orientando le inevitabili trasformazioni che interesseranno il territorio dolomitico nella prospettiva di lungo periodo.
Tra maggio e giugno 2015 la Fondazione Dolomiti UNESCO ha avviato un processo di partecipazione territoriale, denominato #DOLOMITI2040, in vista dell’elaborazione della Strategia Complessiva di Gestione del Bene, documento che dovrà essere presentato a UNESCO nel 2016.
Nel corso di 11 incontri sono state coinvolte centinaia di persone, rappresentanti delle varie realtà delle Dolomiti – dalle amministrazioni alle associazioni ambientaliste, dall’alpinismo ai Parchi, agli ordini professionali, ai consorzi turistici… – per costruire insieme la strategia sostenibile per la gestione del Bene naturale Dolomiti.
La reale scommessa per le Dolomiti di domani – emerge da #DOLOMITI2040 – è senz’altro la sostenibilità, declinata a più livelli.
Tre le parole chiave che la Fondazione Dolomiti UNESCO adotta per avere sempre più un ruolo di piattaforma di scambio tra i territori e chi deve fare le scelte politiche: collaborazione, coordinamento e comunicazione.

Esplora le Dolomiti! – Le Dolomiti UNESCO su Google Street View
Da oggi, grazie ad una partnership tra la Fondazione Dolomiti UNESCO e Google, è possibile ammirare le Dolomiti online, da New York o da Calcutta, attraverso Street View di Google Maps.
“Naturalmente – sottolinea Marcella Morandini, Segretario Generale della Fondazione Dolomiti UNESCO – questo è uno strumento di comunicazione e promozione e non si sostituisce a un’accurata pianificazione delle escursioni: è un modo innovativo per promuovere il Bene UNESCO in tutto il mondo”.
www.google.com/maps/views/streetview/dolomiti-unesco?gl=us

Resta aggiornato! 
Twitter @dolomitesunesco
Iscriviti alla newsletter 
www.dolomitiunesco.info

credits:
01 Schiara – Photo di Manrico Dell’Agnola
02 Gruppo dei Monfalconi – Photo di Turismo FVG
03 Pale di San Martino – Photo di Apt Primiero by Enrico Grotto

Share With: