HomeAmbienteLe foreste del mondo, patrimonio di biodiversità e presenza fondamentale per l’equilibrio climatico globale

Le foreste del mondo, patrimonio di biodiversità e presenza fondamentale per l’equilibrio climatico globale

Le foreste del mondo, patrimonio di biodiversità e presenza fondamentale per l’equilibrio climatico globale

A fare chiarezza sullo stato in cui versa la vegetazione terrestre, sono state poste delle domande ad Abdelkader Bensada, Responsabile del Programma di Gestione e Responsabile dell’Unità Ecosistemi Terrestri dell’ONU con sede a Nairobi, Kenya. Oltre 25 anni di esperienza alla guida della conservazione della biodiversità, in particolar modo per la gestione delle aree protette e della conservazione integrate delle foreste.

Per comprendere la gravità in cui versano le foreste del Pianeta, ci può fornire qualche dato?

Tutta l’area coperta da foreste è stimata a circa 3,866 milioni di ettari, circa un terzo delle terre emerse. La foresta è la casa della metà delle specie animali e vegetali, ma solo tra il 2000 e il 2002 abbiamo perso 2,3 milioni di chilometri quadrati di copertura arborea. La deforestazione prosegue a un ritmo allarmante: 7 milioni di ettari di foreste vengono distrutti ogni anno, pari alla superficie del Portogallo. Di contrasto, ne abbiamo piantato o ripristinato solo 0,8 milioni di chilometri quadrati durante lo stesso periodo. L’agricoltura è il maggior traino della deforestazione. La richiesta di olio di palma e di cocco hanno causato la metà della deforestazione annua, oltre a trasformare le foreste in terreno dedicato ad altri scopi, sempre a gran velocità.

Negli anni ’90, circa il 70% delle aree deforestate è stato sfruttato a scopi agricoli, soprattutto con sistemi permanenti e non di “shifting cultivation”. Deforestare per l’agricoltura commerciale rilascia più anidride carbonica rispetto ad automobili, camion, autobus e aerei messi insieme. Tra il 2012 e il 2014 in Indonesia si è registrata la deforestazione più rapida di sempre: 840.000 ettari distrutti da incendi, l’equivalente di 1,2 milioni di campi di calcio. L’incendio è il peggior problema ambientale a Sumatra e Indonesia e la causa principale è la creazione di aree per lo sviluppo agricolo (olio di palma).

Se andiamo avanti di questo passo, supponiamo in 20 anni, quello che resterà della ricchezza boschiva mondiale sarà sufficiente ad assorbire i livelli di CO2 emessi nell’atmosfera?

Le foreste tropicali giocano un ruolo vitale nella regolazione delle riserve di CO2 a livello globale: immagazzinano circa il 50% di CO2 in più per unità terriera delle foreste non tropicali e il loro suolo e la loro vegetazione contengono tanto carbonio quanto le foreste boreali e temperate messe assieme (UNFCCC 2006). Nonostante di recente sia stato registrato un ritmo di deforestazione più lento, enormi aree forestali continuano a sparire perché la deforestazione e la scarsa gestione che porta alla degradazione impoveriscono le riserve di carbonio, che non riescono a rigenerarsi a velocità sufficiente. La perdita di copertura forestale ha avuto n effetto sulla CO2 mondiale: negli ultimi 12 anni, in Africa il 2,4% delle foreste dove vivono gli scimpanzé è stato distrutto.

Una delle principali cause del global warming è dovuta allo “slash and burn” delle foreste tropicali. Una pratica per rendere più fertile il suolo atto a divenire in seguito agricolo, che però produce una grande quantità di gas serra, oltre che impoverire le foreste. Quali azioni di gestione sostenibile si stanno mettendo in pratica per tutelare sia il fabbisogno delle popolazioni sia le foreste?  

L’uomo ha risposto alle sfide globali del cambiamento climatico con l’accordo più ambizioso mai raggiunto, l’Accordo sul Clima di Parigi. I 194 stati firmatari si sono impegnati a raggiungere un equilibrio tra l’emissione dei gas serra entro la seconda metà del nostro secolo.

E qui le foreste son fondamentali: oltre 100 nazioni hanno scelto di raggiungere parte delle loro azioni pro clima attraverso la conservazione, il rinnovo e la gestione sostenibile delle foreste.

*Il Programma per L’ambiente delle Nazioni Unite (UN Environment) è l’autorità principale in tutto il mondo a favore dell’ambiente. Stabilisce le azioni da fare, promuove l’implementazione coerente della dimensione ambientale per lo sviluppo sostenibile nel sistema ONU ed è portavoce dell’ambiente mondiale. La missione di UNEP è la leadership e la partnership tra gli Stati affinché si prendano cura dell’ambiente. Per farlo, ispirano, informano e permettono alle nazioni e alla loro gente di migliorare la loro qualità di vita senza compromettere quella delle future generazioni.

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