HomeAmbientePanoramica sulle Alpi – Cosa possiamo ancora salvare?

Panoramica sulle Alpi – Cosa possiamo ancora salvare?

Panoramica sulle Alpi – Cosa possiamo ancora salvare?

Cristina Dalla Torre, Eurac Research, CIPRA Italia, ci offre una panoramica sui cambiamenti climatici a livello alpino, e una riflessione sul nostro margine d´azione.

Nelle Alpi vivono circa 14 milioni di persone, 30.000 specie animali e 13.000 specie vegetali. Il cambiamento climatico si sta verificando qui più rapidamente che altrove: le temperature sono salite di quasi 2°C, rispetto alla media registrata sul resto della Terra.

Il cambiamento climatico si manifesta non soltanto con l’innalzamento delle temperature: secondo i dati dell’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA), si prevede una diminuzione delle precipitazioni variabile tra l’1 e l’11% e i periodi siccitosi estivi aumenteranno del 36%. Le precipitazioni nevose subiranno un drastico ridimensionamento sparendo quasi completamente a quote inferiori (1800 metri). Avremo un acuirsi, già evidente, degli eventi estremi. Abbiamo disponibili i dati sulla riduzione della superficie e dello spessore dei ghiacciai alpini: da 110 km² del 1850, agli attuali 32 km².

A lungo termine si prevede che troveremo alterata la portata d’acqua in torrenti e fiumi, con ricadute notevoli per l’ecologia delle Alpi, per l’agricoltura, la produzione d’energia, e, dato allarmante, per la fornitura d´acqua dolce per mezza Europa (170 milioni di persone).

Il cambiamento climatico nelle Alpi influenzerà anche la ricca flora e fauna. Diverse specie vegetali e animali alpine sono predisposte a vivere solo in areali freddi, quindi saranno costrette a migrare verso altitudini maggiori con la conseguente perdita di superficie nel loro habitat. Alcune specie potrebbero essere allontanate da altre più adattabili provenienti da regioni di altitudine inferiore (Convenzione delle Alpi, 2017). Si avrà anche un’alterazione di tutti i ritmi della natura, causa il propagarsi di squilibri nella catena alimentare nella fauna autoctona.

Un altro aspetto legato ai cambiamenti climatici sulle Alpi è l´aumento d’instabilità geomorfologica: si avranno eventi estremi sempre più frequenti con situazioni d’imprevedibilità geostatica.

Quest’insieme di radicali modifiche ci porterà a intraprendere vie a oggi inesplorate: nuove sfide per mantenere e gestire un territorio produttivo, specialmente nel settore agricolo e turistico, nel campo della mobilità e dei trasporti, dell’uso delle risorse idriche. È necessario adattarci. L’esperienza maturata nei secoli dagli abitanti delle Alpi nel vivere condizioni difficili ci aprirà sicuramente al coraggio nell’affrontare le nuove sfide e su soluzioni creative.

Gli ecosistemi forestali sono fondamentali per la conservazione della biodiversità e non solo: nel tempo si sono evoluti e adattati ai cambiamenti meteorologici in atto. Negli ultimi anni, però, vi è stata un’accelerazione del fenomeno che non permette alle specie di mettere in atto, come in passato, strategie di conservazione sufficienti per sopravvivere.

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