Flavio Galbiati sul cambiamento climatico e sul nostro futuro
Risponde Flavio Galbiati, meteorologo, volto noto al grande pubblico per le previsioni meteo e le rubriche di approfondimento relative a eventi meteo estremi e cambiamenti climatici, condotte nei notiziari delle Reti Mediaset (TG5, Tg4 e Studio Aperto e nel canale all-news TGCom24).
Le temperature aumentano in modo esponenziale ogni anno e si pensa che il riscaldamento globale sia collegato a eventi estremi come siccità, ondate di calore, tempeste, alluvioni, flash flood (bombe d’acqua) e altro.
Con l’ulteriore aumento della temperatura media globale continuerà ad aumentare anche l’energia a disposizione dei fenomeni meteorologici e si accentueranno le anomalie della circolazione atmosferica. Dovremo, quindi, aspettarci un incremento di tutti i fenomeni meteo estremi, che stanno provocando danni economici e vittime; ad esempio, molte regioni del nostro Pianeta stanno già subendo dei cambiamenti del regime delle piogge tale da rendere impossibile praticare le tradizionali tecniche di agricoltura e pastorizia, con gravi conseguenze economiche e sociali su intere popolazioni.
Nel nord Europa, in Groenlandia e in Alaska si sono registrate temperature in forte rialzo, con il conseguente impatto sulla fusione del ghiaccio terrestre, che, inevitabilmente, ha un’influenza diretta sull’innalzamento dei mari.
In un articolo pubblicato il 9 luglio 2017 dal New York Magazine, il giornalista americano David Wallace-Wells, ha scritto che: “Se non fermeremo il cambiamento climatico, in meno di cent’anni la terra potrebbe diventare quasi inabitabile”. Afferma inoltre che fino a poco tempo fa il permafrost non era tra le peggiori preoccupazioni dei climatologi. Che cosa potrebbe accadere se il permafrost iniziasse a sciogliersi?
Il rapido riscaldamento in atto nelle regioni più fredde della Terra potrebbe avere conseguenze drammatiche a causa della fusione del permafrost (vaste zone rimaste perennemente congelate dalla scorsa era glaciale). Sotto i terreni ghiacciati, infatti, è intrappolata una grande quantità di metano, che potrebbe essere rilasciato in atmosfera. Il metano è un potente gas serra, ben più efficace della CO2. L’aumento della sua concentrazione atmosferica, quindi, porterebbe a un’accelerazione del riscaldamento globale.
Siccità. Quali sono le nazioni che soffriranno maggiormente lo stress idrico nei prossimi decenni?
Vaste aree in tutti i continenti stanno già soffrendo un incremento dei periodi di siccità, dall’America Latina, all’Africa, al Nord America, all’Australia; la siccità affligge Paesi poveri del terzo mondo e nazioni ricche (come la California). Anche nei Paesi mediterranei, compresa l’Italia, è in atto questa tendenza che nei prossimi anni si manifesterà con gravi conseguenze; uno studio commissionato dal G7 ha stabilito che nel mondo le cause climatiche sono all’origine di ben 79 conflitti.
Vi riportiamo anche una video intervista per Dolomiti Meteo dello scorso autunno di Flavio Galbiati.