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Il mistero dell’Ursus ladinicus delle Dolomiti

Il mistero dell’Ursus ladinicus delle Dolomiti

Sulle Conturines a 2800 metri di quota vi è una grotta unica nel suo genere: quella degli orsi

Siamo nel cuore del Parco Naturale Fanes – Sennes – Prags nel Comune di San Viglio di Marebbe in Val Badia, area protetta ricca di mitologie. Visitare la grotta significa compiere un’escursione avvincente che vi catapulterà piacevolmente nel passato. A quei tempi, circa 50 milioni di anni fa, il clima era particolarmente mite nelle Dolomiti: questo il motivo che ha condotto l’orso delle caverne a insidiarsi fino ad alte quote, cosa che non accadrebbe mai oggigiorno. Quest’orso gigantesco raggiungeva quasi i 3 metri di lunghezza ed era un mite erbivoro che si nutriva principalmente di tenere erbe di montagna. Nel tardo autunno si ritirava nella grotta delle Conturines per il letargo. Ricerche approfondite hanno permesso di stabilire che l’orso delle Conturines apparteneva a una nuova specie di orso delle caverne chiamata Ursus ladinicus in onore dei Ladini. Il Museum Ladin Ursus ladinicus a San Cassiano in Val Badia ospita i reperti rinvenuti durante gli scavi nella grotta e, poiché quest’anno ricorre il trentennale della scoperta, ci sarà una mostra speciale dedicata all’evento.

La scoperta: la prima grotta è quella dei crani, luogo del ritrovamento delle ossa; la seconda, definita “delle cascate”, è arricchita di contorte e verticali stalagmiti, formatesi dal millenario lavoro dell’acqua calcarea.

Per chi desidera vivere un’avventura unica, non può trascurare quest’originale trekking in compagnia delle guide del parco naturale, dove la scienza s’intreccia con le leggende e la natura selvaggia. Durante la via del ritorno sorgeranno spontanee alcune domande, misteri che in parte sono rimasti irrisolti nonostante gli scavi e le analisi dei reperti.

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