HomeScienzaDolomiti in 3D

Dolomiti in 3D

Dolomiti in 3D

Incontri tridimensionali con le bellezze del passato

La valorizzazione del patrimonio archeologico, artistico e ambientale oggi guarda al mondo virtuale, la nuova frontiera per la conservazione digitale di dati a rischio. Lo sviluppo di nuove tecnologie per l’acquisizione e l’elaborazione di dati tridimensionali, in origine create per l’ingegneria e il settore sanitario, ha permesso un crescente utilizzo nel campo dell’antropologia e in archeologia, come valido supporto alla raccolta, all’analisi e alla conservazione di informazioni.

Un modello digitale 3D riproduce con estrema precisione la geometria dell’oggetto di interesse e può essere quindi considerato a tutti gli effetti una copia fedele dei dati originali. Le metodologie di rilievo oggi più utilizzate si basano su acquisizioni fotografiche o scansioni laser operate da terra, nel caso di piccoli oggetti, o da quota mediante l’utilizzo di dispositivi di volo a pilotaggio remoto, più comunemente conosciuti come droni.

Le Dolomiti si presentano ricche non solo di bellezze naturali, ma anche di ritrovamenti preistorici soggetti a continua erosione da parte degli agenti atmosferici. Testimonianze di grande valore archeologico sono ad esempio le orme di dinosauro rinvenute ai piedi del Monte Pelmo: il Museo V. Cazzetta di Selva di Cadore ne conserva oggi un calco ottenuto mediante rilievo e ricostruzione tridimensionale. È interessante infatti considerare il crescente settore della stampa 3D, utile per ottenere modelli solidi adatti all’esposizione nei musei, ma anche per fini didattici rivolti ai professionisti o alle scuole. Di grande importanza in archeologia è inoltre la possibilità di ricostruire tridimensionalmente le aree di scavo, un esempio d’alta quota è rappresentato dal sito mesolitico di Mondeval de Sora (San Vito di Cadore, BL), sottoposto a rischio per la generale instabilità dei versanti dell’area dolomitica. Un’interessante possibilità del mondo 3D è infine la creazione dei cosiddetti musei virtuali, che permettono la fruizione online di molte sedi a livello mondiale grazie all’utilizzo della realtà aumentata.

Chiara Dalla Pozza

credits:
foto1: Ph: ©fotolia – Oleksandr

Share With: